“Ogni speme deserta non è”. La Corte costituzionale sulla reintegrazione nelle fattispecie disciplinari punite con sanzione conservativa dal contratto collettivo

di M. Verzaro -
La sentenza della Corte costituzionale 16 luglio 2024, n. 129 interviene sulle questioni di costituzionalità, in riferimento agli artt. 2, 3, 4, 21, 24, 35, 36, 39, 40, 41 e 76 Cost., sollevate dal Tribunale di Catania, con ordinanza del 20 novembre 2023, sull’art. 3, comma 2, d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23 «nella parte in cui non prevede (o non consente) che il giudice annulli il licenziamento, con le conseguenze già previste per l’ipotesi dell’insussistenza del fatto (tra cui il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro), laddove il fatto contestato, in base alle previsioni della contrattazione collettiva applicabile al rapporto, sia punibile solo con sanzioni di natura conserva. . .