Licenziamento per motivi soggettivi, vizi della procedura disciplinare e conseguenti tutele sanzionatorie applicabili

di G. Cingolo -
Come noto, dall’entrata in vigore dello Statuto dei Lavoratori, ogni tipo di licenziamento disciplinare e quindi anche quello per giustificato motivo soggettivo e giusta causa necessita della previa contestazione disciplinare e delle successive giustificazioni del lavoratore, all’esito delle quali, eventualmente, potrà seguire il recesso. L’art. 7 della L. 300/1970 stabilisce, infatti, espressamente come “il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l’addebito e senza averlo sentito a sua difesa”. Sulla valenza imperativa della disposizione appena citata si tornerà alla fine del pres. . .