La Corte di cassazione conferma la necessità che lo svolgimento del lavoro notturno vada adeguatamente provato anche per le mansioni di badante

di L. Pelliccia -
In parziale accoglimento del gravame proposto dagli eredi di un datore di lavoro domestico deceduto, la Corte d’Appello di Trieste e in riforma di sentenza del Tribunale di Pordenone, con riguardo ad una controversia riguardante il rapporto di lavoro domestico (nella specie assistente domiciliare – badante): a. ha ritenuto tempestivo l’appello; b. ha accertato che la lavoratrice si era trasferita a partire presso l’abitazione di parte datoriale e dell’assistita; c. ha ritenuto che la lavoratrice avesse effettivamente lavorato fino alla data del licenziamento per un numero di ore superiore a quello contrattualmente stabilito; d. ha ritenuto non sufficiente la prova per a. . .