In caso di malattia professionale o infortunio sul lavoro con esito mortale, che abbia determinato il decesso non immediato del lavoratore, al danno biologico terminale può aggiungersi una componente di sofferenza psichica, il c.d. danno catastrofale, da liquidarsi secondo un differente criterio

di F. Negri -
Con ordinanza n. 36481 del 15 dicembre 2022, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al risarcimento dei danni non patrimoniali spettanti agli eredi di un lavoratore deceduto, non immediatamente, a seguito di malattia professionale. Nel caso di specie, gli eredi del lavoratore, morto nel 2006 a seguito di mesotelioma pleurico diagnosticatogli nel 2005 e riconosciuto dall’Inail quale malattia professionale, ricorrevano avverso la sentenza della Corte d’appello territorialmente competente, contestando i criteri di liquidazione del danno adottati dal Collegio, il quale, nello specifico, aveva ricondotto a nozione unitaria il pregiudizio subìto dal dante causa, qualificandolo com. . .