I limiti del diritto di critica del lavoratore: la rilevanza disciplinare e penale della condotta extralavorativa “virtuale”

di I. Cartocci -
Nell’era dei social network, la giurisprudenza si è spesso trovata a giudicare la rilevanza giuridica delle sempre più numerose pubblicazioni (o semplici like di condivisione rilasciati agli altrui post) di lavoratori attivi in rete, i cui contenuti potrebbero arrecare un danno all’immagine o comunque agli interessi aziendali o, in generale, ledere il vincolo fiduciario alla base del rapporto di lavoro, in violazione degli obblighi di fedeltà ex art. 2105 cod. civ. e di correttezza e buona fede ex artt. 1175 e 1375 cod. civ. gravanti sul prestatore di lavoro. Sul punto, il diritto vivente – effettuando un prudente bilanciamento tra il diritto di critica costituzionalmente garantito . . .