I “controlli difensivi” ammessi in presenza di un fondato sospetto

di M. Agostini -
Il caso origina dalla contestazione disciplinare, seguita dal licenziamento per giusta causa, mossa ad una lavoratrice e relativa all’utilizzo indebito del sistema informatico aziendale, attraverso numerosi accessi alla posta elettronica ed ai browser di ricerca per motivi esulanti dalla prestazione di lavoro che, oltre a fondare il sospetto di un sostanziale inadempimento per la frequenza e la durata degli accessi privati durante l’orario di lavoro, avrebbero causato un grave danno al sistema informatico aziendale. La Corte d’Appello di Roma aveva confermato la legittimità del licenziamento irrogato e la perfetta utilizzabilità dei dati acquisiti al giudizio, perché scaturenti da u. . .