Dimissioni per fatti concludenti: il primo indirizzo interpretativo della nuova disciplina introdotta dal c.d. Collegato lavoro adottato dal Tribunale di Trento

di I. Cartocci -
Una frequente mala prassi che ha catturato recentemente l’attenzione del Legislatore è quella dei cc.dd. “furbetti della Naspi”, ovvero di quei lavoratori che, intenzionati a risolvere il rapporto di lavoro, si assentano ingiustificatamente al fine di ottenere il licenziamento per giusta causa e, conseguentemente, il pagamento dell’indennità di disoccupazione (che – come noto – non verrebbe, diversamente, erogata dall’INPS in caso di dimissioni volontarie). Difatti, tale assenteismo “tattico” di alcuni lavoratori volto a raggirare un istituto come la Naspi introdotto dal Jobs Act al fine di garantire una continuità di reddito per coloro che incorrono in un periodo di dis. . .