Il rapporto tra giudicato penale e responsabilità civile: nesso di causalità e vizio di motivazione apparente nelle violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro

di R. Primerano Rianò -
La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22846 del 7 agosto 2025 chiarisce il perimetro applicativo della figura sintomatica della “motivazione apparente”, nell’ambito di una più ampia vicenda che abbraccia anche importanti profili di diritto penale del lavoro. Per una completa e sistematica esposizione si segnala sin da subito che la sentenza in commento verrà analizzata congiuntamente al connesso procedimento penale originato dai fatti narrati, e che giungerà a compimento con la sentenza n. 46214 del 2019, emessa dalla IV Sezione Penale della Corte di Cassazione. Dalla lettura comparata dei due procedimenti si ricaverà il secondo tema trattato nel presente elaborato: . . .