Sul perimetro del ‘vincolo fiduciario’ nel rapporto di lavoro del dirigente

di G. Leotta -
L’antefatto Un dirigente di un’azienda in house di una Camera di Commercio assume in costanza di rapporto anche l’incarico di consigliere delegato con poteri di rappresentanza legale di un’altra società di cui è persino socio. Venuta a conoscenza della circostanza, la datrice di lavoro gli intima il licenziamento per giusta causa in ragione dell’asserita violazione dei doveri di lealtà e fedeltà; e ciò in ragione dell’assunto che il doppio ruolo ricoperto avrebbe comportato il venir meno la condizione di terzietà ed indipendenza richiesta in capo al soggetto chiamato a dirigere una realtà avente finalità pubbliche. Il lavoratore impugna il licenziamento ritenendo insussis. . .