Straining, art. 2087 c.c. e la condotta lecita che si “colora in senso illecito”

di N. Di Ronza -
Le pronunce in commento (ordinanza della Corte di Cassazione n. 12518 del 12 maggio 2025 e sentenza della Corte di Appello di Milano n. 1059/2024 del 18 febbraio 2025) affrontano i casi di domande giudiziali di straining cagionate da demansionamento: nel caso della sentenza della S.C. si tratta di un impiegato di ente locale che ha invocato il risarcimento da straining nei confronti del Comune che, secondo la sua prospettazione, lo avrebbe illegittimamente privato della qualifica di funzionario, declassandolo dall’VIII alla VII qualifica, con messa a concorso del posto funzione. La corte territoriale rigettava la domanda di risarcimento da straining rilevando che nella fattispecie non pote. . .