Per la Corte di giustizia i lavoratori stranieri di Paesi terzi devono beneficiare della parità di trattamento rispetto ai cittadini nazionali

di L. Pelliccia -
Con la sentenza C-664/23 del 19.12.2024, la Corte di Giustizia dell’UE, Quinta Sezione, ha chiarito che uno Stato membro non può escludere dal beneficio degli assegni familiari il lavoratore straniero i cui figli, nati in un paese terzo, non dimostrino di essere entrati regolarmente nel suo territorio, alla luce del fatto che i cittadini di paesi terzi ammessi in uno Stato membro al fine di svolgervi regolarmente un’attività lavorativa devono beneficiare della parità di trattamento rispetto ai cittadini nazionali. Un cittadino armeno, entrato irregolarmente nel territorio francese con la moglie e due figli minorenni (nati in quel Paese), ha qui avuto un terzo figlio. Nel 2014 l’. . .