La Suprema Corte conferma i principi di diritto concernenti la normativa ratione temporis applicabile nel caso di scorrimento delle graduatorie delle progressioni verticali

di A. Ripepi -
La pronuncia in commento (Cass., ordinanza, 28 maggio 2024, n. 14919) interviene su una fattispecie concreta di grande rilevanza, che ha generato un contenzioso esteso a tutta la penisola. I dipendenti del MIBACT, infatti, avevano agito in giudizio riferendo di avere partecipato ai corsi-concorsi per titoli ed esami per i passaggi interni dalla Area B alla Area C, ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. a), CCNL Comparti Ministeri 1998-2001 e di essere risultati tutte idonei nelle graduatorie a fronte del numero di posti utili a bando autorizzati, e cioè 460 unità rispetto alle 920 programmate. Avevano dedotto l’inadempimento del MIBACT, in quanto quest’ultimo non aveva pro. . .